Recensione: La ragazza che leggeva nei cuori di Teri Brown

La ragazza che leggeva nei cuori

Teri Brown

Editore: Corbaccio

Pagine: 320

Prezzo: € 14,90

New York, anni Venti, i famosi Roaring Twenties: Anna ha sedici anni e fin da bambina aiuta la madre, una famosa medium, negli spettacoli. Ma, contrariamente a sua madre che è un’abile attrice, Anna ha veramente il dono di «sentire» le emozioni altrui e di predire il futuro. E in questo futuro vede sua madre in pericolo: le sue visioni si fanno sempre più intense e spaventose, al punto che Anna decide esplorare fino in fondo questa parte di sé che aveva sempre negato. Così, quando Cole, un ragazzo misterioso, si trasferisce in un appartamento vicino e introduce Anna a una società segreta che studia proprio persone come lei, Anna si trova costretta a confrontarsi con il suo passato e con le certezze della sua vita. Ma Anna è anche una sedicenne come tante altre, con i suoi istinti ribelli, i suoi capricci e la sua rabbia esplosiva. E, come tutte le ragazze della sua età, anche lei è alla ricerca dell’amore e dell’affermazione di se stessa. Riusciranno le sue abilità a districare la rete di intrighi in cui, suo malgrado, è caduta? E, soprattutto, la sua sensibilità sarà in grado di farle individuare qual è il suo vero destino? Riuscirà Anna l’illusionista, brava a liberarsi da quasi tutto, a liberarsi dei condizionamenti e a seguire il suo cuore?

Te ne stai seduta tranquilla sul divano, le gambe coperte da una calda coperta e una tazza fumante di thè in una mano, La ragazza che leggeva nei cuori nell'altra. Chiudi gli occhi e ti ritrovi negli anni Venti, una New York piena di gente in abiti ben cuciti, donne dai vestiti di seta, camicie aderenti e cappelli cloche. Già qui sono andata in fibrillazione, immaginandomi con i capelli ben arricciati e una riga di kajal nero sulle palpebre. E' iniziato così il mio viaggio, incontrando Anna per la strada mentre improvvisava un piccolo spettacolino di magia. Già, perchè è solo questo che le piace fare. Magia. Illusionismo. Ed è davvero notevole la passione che ci mette nel farlo, lasciando gli spettatori a bocca asciutta. Ma negli spettacoli in teatro lei è solo quella che "intrattiene" un pò il pubblico, il palco, le attenzioni, dovrebbero essere solo per sua madre. Sì, perchè a sua madre non piace farsi fregare il primo posto sul piedistallo dalla figlia, non lo sopporta. Per questo motivo Anna ha sempre nascosto alla madre il suo dono, quello di poter toccare qualcuno e sentire le sue emozioni. Perfino in una seduta spiritica, quelle in cui la madre truffa la gente con trucchi visti e rivisti, riuscirà a vedere e sentire lo spirito di un uomo deceduto in guerra. Anna però farà molte conoscenze, vorrà scoprire qualcosa di più riguardo a questi strani poteri e soprattutto, vorrà conoscere il significato di una visione che si ripete quasi ogni giorno: sua madre che urla, si dispera, e lei che non riesce a respirare e sprofonda, come se annegasse.

Posso dire di aver amato questo libro. Inanzi tutto l'epoca in cui mi ha teletrasportata mi ha fatto sognare e volare con la fantasia. Anna, la protagonista, mi è piaciuta particolarmente. Il suo carattere spesso contrastante con i suoi pensieri mi incuriosiva, così come quando faceva i suoi numeri d'illusionismo e m'immaginavo seduta in platea ad osservarla. In più sa che la madre non è una vera sensitiva e che si approfitta delle povere persone che hanno perso un familiare, ma comunque le sta vicina e l'aiuta nei numeri, e l'aiuta parecchio anche ad uscire dai guai. L'epoca è la solita in cui nelle scene compare il famoso illusionista Harry Houdini, che avrà nel libro un ruolo che mi ha incuriosita davvero! Insomma questo libro è davvero magico, compariranno dei ragazzi, come Cole, pieno di mistero che non può non affascinare. E il vicino di casa di Anna, il signor Darby? Oh, davvero squisito, un inventore di cose già inventate, e vi ho detto tutto. L'autrice ha ricreato al meglio le ambientazioni di una vecchia New York, lo stile di vita. Ho gradito molto la suspence che ho provato durante il corso della lettura perchè mi pareva che qualcosa dovesse accadere da un momento all'altro e non riuscivo a staccarmi dalle pagine. La piccola pecca che ho trovato è che il BOOM che mi aspettavo, in realtà, non è arrivato. Ero tesa, nervosa, ansiosa e niente, arrivata verso la fine avevo già un pò intuito certe cose ma leggerle non è stata una scrollata di spalle ma un "ah, okay, succede questo". Mi è un pò dispiaciuto perchè non è stato un crescendo, ma anzi direi che il finale è stato a mio parere troppo frettoloso. Credo l'autrice si sia concentrata su tutto il corso del romanzo sin nei minimi particolari per poi tralasciare il finale, lasciandomi con un pò d'amaro in bocca. E' comunque un libro che mi è piaciuto davvero molto e non lo sconsiglio affatto, anzi, l'illusionismo, giochi di prestigio, chi non vorrebbe sparire da quel divano in cui stava leggendo tranquillamente e apparire accanto ad Anna, tra le pagine di un libro in cui tutto ciò che conta è la magia?

L'Autrice

Teri Brown vive con il marito e i figli a Portland, in Oregon. Appassionata di animali, amante di sport come il free climbing, lettrice compulsiva innamorata di Francis Scott Fitzgerald, ha scritto numerosi libri sotto pseudonimo prima di presentarsi al pubblico internazionale con La ragazza che leggeva nei cuori.

E voi, ditemi un pò, lo avete letto o avevate intenzione di farci un pensierino?

Spero di avervi incuriosite/i. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.

e una buona notte. claudina