Recensione: Silver di Kerstin Gier

Silver

Kerstin Gier

Editore: Corbaccio

Pagine: 323

Prezzo: € 16,40

Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano... I sogni di Liv Silver negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in una inquietante cerimonia esoterica. E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro. Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante - persino più inquietante di un cimitero di notte - è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere...

E' arrivato il momento. Un momento che inizialmente mi sta un pò stretto e inizia ad innervosirmi, come ogni volta che devo esprimere un giudizio, un mio modesto parere riguardo ad una lettura. E allora respiro sollevando il petto e comincio... 

Liv e la sorellina Mia, da quando i genitori hanno divorziato, traslocano continuamente, seguitando però a sognare un cottage inglese. La madre infatti deciderà di riiniziare proprio da Londra la sua nuova vita, insieme a l'uomo che adesso la fa sentire felice: Ernest. Liv e Mia dovranno lasciare la loro abitazione per trasferirsi a casa di quell'uomo, e conoscere così i suoi figli: i gemelli Grayson e Florence -la gnoccona di turno-. Tutto comincia la sera in cui le due famiglie faranno il loro incontro, quando Grayson presterà la sua felpa a Liv perchè, strano ma vero, riesce a macchiarsela anche durante le cene importanti. Quella notte Liv sognerà il fratellastro e la sua banda d'amici, un sogno che sembra quasi viverlo veramente. E ogni notte si ritroverà in uno strano corridoio, pieno di porte differenti, quella nera e lucida, quella ornata di fiori e ghirlande; porte che permettono agli altri l'ingresso ai propri sogni. 

Sì, ho terminato questo libro due giorni fa e sono ancora incredula. Insomma so già che non avrò tutta questa pazienza per l'attesa del secondo. Ma partiamo dal principio! Ammetto che ho conosciuto la Gier quest'estate con La trilogia delle Gemme e sapevo, sapevo, che Silver non mi avrebbe deluso. Il suo stile è ricco di fantasia e la sua ironia è divertente, tanto che non riuscivo a staccarmi dalle pagine. L'idea di poter entrare nei sogni attraverso delle porte personali l'ho trovata geniale e soprattutto originale. Non so, mi sono anche chiesta come potrebbe essere la mia porta e a davanti a chi potrebbe aprirsi o meno. I personaggi sono davvero unici, come Liv, la protagonista, che è una normalissima ragazza alle volte impacciata e non è una strafiga anzi, porta gli occhialoni e vorrebbe prendersi a testate da sola quando inizia a sbavare per i maschi, perchè con la sorella ha deciso di non lasciarsi abbindolare dagli uomini. Come gli amici di Grayson: Arthur, Jasper ed Henry che paiono i soliti bei maschioni del liceo, quelli che nei film appena fanno il loro ingresso a scuola parte una musica di sottofondo e camminano al rallentatore, col vento che gli smuove i capelli anche se ci sono 50 gradi all'ombra. Invece mi pare sempre che nascondino qualcosa, che abbiano vissuto chissà che e non possono rivelare... Inoltre un'altra, sconosciuta potremo dire, presenza appare tra le pagine di questo libro. E' il Tittle-Tattle Blog, dove una certa Secrecy scrive su internet tutti gli affari di tutti. Vita, morte e miracoli insomma. Ovviamente l'identità è sconosciuta anche se il mio cervellino cercava ovviamente a chi potesse appartenere un blog simile.

La cosa mi ha ricordato parecchio Gossip Girl e un pochino Pretty Little Liars ma devo dire che mi ha anche incuriosita molto e devo risolvere questi misteri. Sì, questo libro è tutto un mistero e, beh non spoilero, non spoilero ma la gatta di Liv si chiama: PRINCESS BUTTERCUP FORMERLY KNOW AS DOCTOR WATSON, ed io solo per il nome del gatto leggerei questo libro.

Beh non posso non consigliarvelo. La copertina è semplicemente meravigliosa e la protagonista non è la solita vittima-povera-indifesa-bella swan (mi è venuta in mente lei, che ci devo fare?). Devo ammettere anche che alla fin fine il grande colpo di scena che mi aspettavo di trovare non c'è stato, magari perchè è solo il primo libro appunto, quindi nell'attesa degli altri sono davvero fiduciosa. E allora non vi resta che chiudere gli occhi e immaginarvi un portone che rispecchi la vostra personalità. Aprite questo libro, non vi resta che sognare.

L'Autrice

Kerstin Gier è nata nel 1966 e vive con la famiglia vicino a Colonia. Alla sua attività di insegnante ha affiancato dal 1995 quella di scrittrice. Autrice di bestseller al femminile estremamente divertenti e apprezzati per la loro ironia, come «In verità è meglio mentire» e «L'uomo che vorrei», pubblicati da Corbaccio e sempre ai vertici di tutte le classifiche, ha raggiunto il successo planetario soprattutto con i libri della Trilogia delle gemme «Red», «Blue» e «Green».

Dai: il mezzo punto lo do per la fiducia, oggi sono buona.

Oddio vorrei eliminare tutto e riscrivere questo post, poi ancora non sarò contenta.

Va beh dai, pubblico e basta. Voi lo avete letto? 

Vi ho incuriosite/i tanto da infilare Silver in wishlist??

ditemi, ditemi, 

claudina.