venerdì 6 marzo 2015

Recensione: Il mio migliore amico di A.G Howard

Buonasera a todos, come state? Il maltempo purtroppo ha creato un grande caos qui in Toscana, fortunatamente nel mio paese si è solo sradicato un albero ma nei paesi vicini è andata via la corrente, gli alberi sono stati spazzati via sbattendo sulle case, tanti tetti hanno subito grossi danni... insomma ha fatto un gran casino dappertutto, ci mancava solo questa, dico io. Dopo molti impegni e con tanta voglia di non far niente, mi son detta "dai claudia, almeno oggi fai qualcosa di utile come una recensione!". Allora eccovela, di un libro che aspettavo impazientemente e che ho terminato i primi giorni di questa settimana...

Il mio splendido migliore amico
di A.G Howard
Editore: Newton Compton
Pagine: 406
Prezzo: € 9,90

Alyssa Gardner ha il dono di poter sentire i sussurri dei fiori e dei bruchi. Peccato che per lo stesso dono sua madre è finita in un ospedale psichiatrico. Questa maledizione affligge la famiglia di Alyssa fin dai tempi della sua antenata Alice Liddell, colei che ha ispirato a Lewis Carroll il suo Alice nel Paese delle Meraviglie. Chissà, forse anche Alyssa è pazza, ma niente sembra ancora compromesso, almeno per ora. Quando la malattia mentale della madre peggiora improvvisamente, Alyssa scopre che quello che lei pensava fosse solo finzione è un’incredibile verità: il Paese delle Meraviglie esiste davvero, è molto più oscuro di come l’abbia dipinto Carroll e quasi tutti i personaggi sono in realtà perfidi e mostruosi. Per sopravvivere, Alyssa deve superare una serie di prove, tra cui asciugare il lago di lacrime di Alice, rimanere sveglia all’ora del tè soporifero, domare un feroce Serpente. Di chi potrà fidarsi? Di Jeb, il suo migliore amico, di cui è segretamente innamorata? Oppure dell’ambiguo e attraente Morpheus, la sua guida nel Paese delle Meraviglie?


Ho disperatamente voluto questo libro. Dal momento in cui ho visto l'originale la mia speranza che venisse tradotto in Italia era tanta e finalmente, una volta uscito in commercio e visto in libreria non ho saputo resistere. Uscire dal negozio con Il mio splendido migliore amico stretto al petto mi ha fatto sentire come una bambina che ha comprato il giocattolino nuovo, che aveva sempre visto in pubblicità. Iniziare questo romanzo è stato davvero come affacciarsi nella Tana del Bianconiglio e capitolare giù, nell'abisso senza fondo e vorticare verso l'immaginazione e la fantasia. 
Inizialmente non vi nascondo che avevo il timore di incappare in una storia banale perchè essendo Alice nel paese delle meraviglie un romanzo amato e conosciuto, sarei stata dispiaciuta all'idea di trovarci somiglianze addirittura col film di Burton perchè ve lo devo proprio dire: a me le rivisitazioni non fanno impazzire granchè. Questo libro è stata una scoperta più che piacevole, l'autrice è stata capace di farmi vivere la storia sotto tutti i punti di vista: da una protagonista coraggiosa e istintiva agli scenari fantastici del Sottomondo. I luoghi infatti sono ciò che ho preferito in tutto il libro perchè si ha realmente l'impressione di esserci dentro e, soprattutto, di respirare quell'aria fantastica che impregna tutt'intorno. Sì, perchè a tratti è così folle ed è questo il suo punto di forza: il fatto che alla fine faccia sembrare folle anche te.
E' stato decisamente strano fare da spettatrice a questa varietà continua di misteri, problemi e ancora misteri. La protagonista non faceva in tempo a trovare una soluzione che poi, immancabilmente, le sfuggiva di mano. Non andava mai come io avevo previsto e il mio sostegno andava tutto a lei perchè anch'io, come Alyssa, facevo un passo avanti e due indietro. Allora questo sì che si chiama "sorprendere il lettore", mi son detta durante tutto il corso della lettura. Ho anche gradito tutto quell'intreccio che porta Alyssa a scoprire i suoi poteri, mi è piaciuto il fatto che abbia dovuto arricciarsi le maniche e rimediare ai casini di nonna Alice, il fatto che l'amico di una vita non abbia pensato nemmeno un secondo prima di lanciarsi dietro di lei nello specchio per seguirla e non lasciarla da sola. Ma se l'amore tra due amici che hanno trascorso l'infanzia insieme è abbastanza comune da trovare in un libro, ciò che è raro da trovare è l'amore-odio verso qualcuno con cui trascorrevi le notti durante i sogni. E' questo che è Morpheus per Aly; il bambino che le ha insegnato com'è la vita nel sottomondo, quel ragazzino dai capelli blu che l'avvolgeva con le sue ali per ripararla dal freddo, quella falena che sfarfallava nell'aria quando la madre della ragazza fece i conti con la sua pazzia, la causa per cui è finita in manicomio. Un mistero ancora da svelare quello di Alyssa, dalla sua storia con Jeb alla sua vita -reale, fantastica e macabra nello stesso momento- che va avanti. Sono per cui davvero curiosa di proseguire questa trilogia e soprattutto voglio, di nuovo, avere la testa altrove.

Anita Grace Howard
Vive nel Nord del Texas. Adora, nella scrittura, mescolare la malinconia e il macabro e rovesciare l'atteso e l'inatteso; trae ispirazione per le sue storie da tutte le cose imperfette. Cerca sempre di dar vita a personaggi che raccontino ogni sfumatura degli esseri umani e poi, per dare un brivido in più ai lettori, si diverte a mettere sottosopra il mondo. E' sposata e madre di due figli.







Chi ha letto questo libro e chi no?
Vi ispira? Cosa ne pensate?
adesso ho proprio bisogno di una doccia,
claudina.

9 commenti:

  1. Mi è piaciuto tantissimo!! Anche se ho paura per il seguito, per me avrebbe potuto anche finire così :/

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  2. Ciao Claudina! Ieri c'è stato brutto tempo anche nel mio paesino, ma fortunatamente niente danni!
    Comunque Il mio splendido migliore amico dovrebbe arrivarmi in questi giorni. Non vedo l'ora. E' un libro che attendevo da molto tempo e ammetto che sono un po' spaventata. Di solito quando di un libro ne parlano tutti benissimo, arrivo io, la pecora nera, e rimango delusa :c

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  3. mi sipira tantissimo e da tempo immemore ormai! Non vedo l'ora di leggerlo *___* qui non c'è stato brutto tempo, solo tanto vento e freddo >.<

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  4. Mi ispira e non mi ispira. Ne parlate tutti super bene, ma quel titolo italiano fa orrore :)

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  5. L'ho finito ieri sera :3 devo dire che nonostante avessi qualche perplessità, sulla fine si è ripreso alla grande *-* sono curiosissima anche io di vedere cosa si inventa l'autrice per gli altri due libri :D

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  6. Sto leggendo un po' di recensioni e devo dire che finora sono tutte positive *w* Evviva *w*

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  7. altro bel commento, non posso perdermelo

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  8. Non è possibile aggirare il fatto che Casio Pro Hublot replica Trek PRG600YB-2 è un orologio enorme. Con una larghezza di 51,6 mm, la custodia in plastica dura a volte sembra Cartier replica quasi un disco da hockey sul polso, ma l'effetto è in qualche modo mitigato dalle anse quasi a filo con la Patek Philippe replica loro recessione aggressiva (e regolabile, per quelli con polsi più grandi). Oltre Panerai replica a una rispettabile resistenza all'acqua di 100 metri e una leggerezza piuma, tuttavia, nel design della cassa Tag Heuer replica c'è una quantità sorprendente di dettagli intricati che va ben oltre le esigenze funzionali di questo Audemars Piguet replica tipo di orologio. Ciascuno dei quattro pulsanti è sormontato da una zigrinatura a croce per IWC replica una piacevole sensazione tattile, mentre la prominente corona grigia a ore 3 è straordinariamente dettagliata Franck Muller replica con un bordo della moneta aerodinamico, una scanalatura che aggiunge carattere e un divot

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