TEOREMA CATHERINE
John Green
Editore: Rizzoli
Pagine: 338
Prezzo: € 14,00
Da quando ha l'età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l'hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l'esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un'altra volta. Tutto questo nel corso di un'estate gloriosa, passata con l'amico Hassan, a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.
Se io per caso introducessi questo post dicendo che amo John Green, che amo il suo stile e che leggerei la sua rubrica telefonica o la sua lista della spesa e ne rimarrei affascinata, già potreste vagamente immaginare se questo libro possa essermi piaciuto o meno? Insomma Colin è un ragazzo intelligente, bambino prodigio ma non genio è estremamente insicuro e l'unica cosa che desidera è lasciare un segno nel mondo ed essere ricordato. Ha avuto 19 fidanzate nonostante la sua giovane età e tutte si chiamavano Catherine. Non Katherine, Cathryn o nomi simili, semplicemente c-a-t-h-e-r-i-n-e. E da tutte loro è stato mollato. Decide così d'intraprendere un viaggio col migliore amico-grassoccio-musulmano non praticante-divertente-geniale-con delle battute al di fuori del normale Hassan verso un paesino americano, un distacco che da il via alla crescita, consentendo al protagonista di trovare il suo Momento Eureka e dedicarsi ad un teorema da lui escogitato, che prevede quanto una storia d'amore sarà duratura, chi sarà il mollatore e chi il mollato.
Inanzi tutto devo ammettere che sì, il mio amore verso questo scrittore è viscerale, forte e so che non esisterà mai un suo libro che non potrà scalfirmi o non potrà piacermi. Dopo averlo scoperto rimane per me in vetta alle classifiche e nessuno potrà rubargli il primo posto, dal momento che di lui non posso più farne a meno. Insomma io sono sempre stata una frana in matematica e questo libro non mi ha affatto pesare la sua presenza costante, tutti quei numeri, tutte quelle teorie assurde che ho trovato addirittura divertenti. Ok, a dire il vero l'ho trovato meno profondo di Colpa delle stelle o di Cercando Alaska, un pò più prevedibile diciamo, con un finale bello ma che non mi ha lasciata di sasso. Credo che il bello di questo libro appunto sia stata sì l'idea di un Teorema in grado di scoprire l'andamento di una coppia, ma più che altro lo sfondo, i personaggi, le loro caratteristiche folli, le loro battute così esilaranti e strampalate.
Ma cavolo, quale genio potrebbe mai ambientare il suo romanzo in una cittadina dove la fabbrica che viene più spesso nominata produce cordoncini per assorbenti interni? Quale pazzo cervellino potrebbe escogitare una frase tra i due personaggi che induce l'altro a non proseguire la conversazione se diventa troppo entrante? Qualcuno certo, forse, ma la frase è CICCIA AL CULO! E nel corso della lettura, quando i due amici chiacchierano tranquillamente se ne escono ogni tanto con ciccia al culo! ciccia al culo ca**o! E a me doleva la pancia dal ridere. In questo romanzo bisogna tuffarcisi dentro e viverlo perchè è innegabilmente divertente e i due adolescenti sono così imbranati e veri! A mio parere lo stile dell'autore o si ama o si odia: la storia inverosimile, il suo umorismo che spesso può apparire al lettore esagerato e artefatto. Ma io quanto l'ho adorato? Diamine, riesce sempre a rallegrarmi e sorprendermi nonostante la storia piatta, rispetto alle altre ovviamente. Personalmente Green è riuscito di nuovo a lasciare il segno, non so, riesce sempre ad insegnarmi molto. Insomma complicarsi la vita quando poi la soluzione la si ha davanti agli occhi è all'ordine del giorno, no?
Ma cavolo, quale genio potrebbe mai ambientare il suo romanzo in una cittadina dove la fabbrica che viene più spesso nominata produce cordoncini per assorbenti interni? Quale pazzo cervellino potrebbe escogitare una frase tra i due personaggi che induce l'altro a non proseguire la conversazione se diventa troppo entrante? Qualcuno certo, forse, ma la frase è CICCIA AL CULO! E nel corso della lettura, quando i due amici chiacchierano tranquillamente se ne escono ogni tanto con ciccia al culo! ciccia al culo ca**o! E a me doleva la pancia dal ridere. In questo romanzo bisogna tuffarcisi dentro e viverlo perchè è innegabilmente divertente e i due adolescenti sono così imbranati e veri! A mio parere lo stile dell'autore o si ama o si odia: la storia inverosimile, il suo umorismo che spesso può apparire al lettore esagerato e artefatto. Ma io quanto l'ho adorato? Diamine, riesce sempre a rallegrarmi e sorprendermi nonostante la storia piatta, rispetto alle altre ovviamente. Personalmente Green è riuscito di nuovo a lasciare il segno, non so, riesce sempre ad insegnarmi molto. Insomma complicarsi la vita quando poi la soluzione la si ha davanti agli occhi è all'ordine del giorno, no?
Credo che non averò mai un Momento Eureka ma sarò comunque ricordata per qualcosa, spero.
John Green
John Green è uno scrittore, blogger e critico. E' nato nel 1977 ed è cresciuto in Florida e in Alabama, dove ha frequentato una scuola non molto diversa da Culver Creek, e oggi vive a Indianapolis. “Cercando Alaska” è stato il suo primo romanzo e negli Stati Uniti ha vinto numerosi premi come miglior libro per Young Adults. Ha raggiunto il primo posto nella New York Times bestseller list del gennaio 2012 grazie al suo ultimo romanzo "Colpa delle Stelle" e presto diventerà un film.
Ok, credo che se non adorate John Green almeno un terzo di quanto lo adori io... inutile leggere la mia recensione. E' un pò di parte, lo ammetto.
Voi avete letto TEOREMA CATHERINE?
Vi è piaciuto? Non vi è piaciuto?
lascio a voi la parola adesso,
buone letture.
claudina.
Secondo me, non il solito Green, ma mi ha divertito.
RispondiEliminaMolto bello "il bacio". Lo ricorderò :)
Cercando Alaska e Colpa delle Stelle ha sicuramente uno stile più maturo, deciso e profondo. Ho Città di Carta e non vedo l'ora di leggerlo! Teorema Catherine lo vedo molto simile, stilisticamente parlando, a Will ti presento Will -che ho in corso di lettura al momento-, più fresco, divertente, geniale senza mai cadere nel banale. La scena del bacio umidiccio, ommioddio :D
EliminaForse lo prenderò più avanti!!
RispondiEliminaHo appena letto questo romanzo e come te, mi è piaciuto un sacco.
RispondiEliminaGreen è davvero un piccolo genio se riesce a farmi interessare alla matematica - io che di numeri non ne ho mai voluto sapere! - e ad inserirla in un romanzo.
E poi vogliamo parlare dei dialoghi tra Hassan e Colin? Sono davvero uno più geniale e divertente dell'altro.
Era un po' di tempo che non passavo da qui, davvero bella la grafica parigina!
Ciao Annie!!! Grazie per i complimenti, sinceramente il template di sfondo mi ha già annoiata quindi se avrò tempo lo cambierò....
EliminaE' vero, i loro dialoghi mi hanno fatto troppo ridere!!!!
Ciao Clau <3
RispondiEliminaConcordo con te, Johnnino o si ama o si odia e noi lo amiamoooo *w*
E' come hai detto tu, i suoi romanzi lasciano il segno, fanno riflettere, fanno pensare e fanno ridere <3
Green ha un umorismo tutto suo, una firma che si riconosce subito.
Ehi, chi si rivedeeeeeee *-*
EliminaBeh dai, diciamocelo tra noi: è impossibile non amare Johnnnnnnn <3
La sua penna è inimitabile e per adorarlo e non considerarlo superficiale non va letto così, tanto per..... come al solito le mie spiegazioni sono chiare e coincise :D
Insomma chi lo legge con superficialità senza andare a fondo sui temi o proprio sull'ironia, non potrà piacere mai, ma non capirà molte cose, no? Poi è un parere del tutto personale, il mio XD
ho amato colpa delle stelle e anche will ti presento will. Sto cercando di recuperare tutti i suoi libri e leggerli
RispondiEliminaPer finire i libri di Green mi mancava solo questo, poi finalmente l'ho letto. Molto carino ma non all'altezza di cercando Alaska e città di carta.
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