giovedì 10 luglio 2014

Recensione: L'estate del coniglio nero di Kevin Brooks

L'estate del coniglio nero
Kevin Brooks

Editore: Piemme
Pagine: 434
Prezzo: € 15,00

È un'estate torrida e Pete ha già passato diverse settimane senza fare altro che ciondolare per casa. Fino a quando una telefonata gli cambia la vita per sempre. È Nicole, gli chiede di vedersi. Presto si separeranno, ognuno per la propria strada, il college, Parigi... Sarebbe bello incontrarsi per l'ultima volta con il gruppo dei vecchi amici, solo loro quattro: Pete, Nicole, Eric e Pauly. Pete le chiede di Raymond, anche lui è un vecchio amico, fa parte del gruppo. È vero, è un tipo strano, sembra vivere in un mondo tutto suo al cui centro c'è un coniglio nero; ma Pete gli è molto legato e vuole che sia con loro. Quella notte, però, quando si trovano al luna park, Raymond scompare. E anche Stella Ross, una ragazza del loro liceo diventata famosa. Tutti pensano che i due eventi siano collegati, che Raymond lo strano sia il colpevole. Pete vuole dimostrare a ogni costo che si sbagliano, ma quando segreti, rancori e vecchie gelosie mettono gli amici uno contro l'altro, anche le sue certezze cominciano a incrinarsi.




Non so se vi è mai capitato di entrare in una stanza e aver provato quella sensazione di disagio mentre, incassando il capo tra le spalle, vi sentite gli occhi dei presenti addosso. O quando vi rannicchiate nella vostra camera solo perchè in quel momento non avete nessuna voglia di integrarvi fra la gente e volete solamente stare da soli. La timidezza, la costante incertezza se compiere un gesto o meno, sono queste le cose che ho riscontrato conoscendo Pete Boland in una giornata di un dolce far niente. Ed è stata la curiosità a spingermi a leggere questa storia, quella che comincia con una telefonata da parte di Nicole, che vuole riunire il vecchio gruppo d'amici prima che ognuno pigli la strada verso il proprio futuro. Nonostante la quasi opposizione di Nic, Pete deciderà di portare anche Raymond al covo, sebbene sia sempre stato molto particolare. Ha infatti  sempre avuto la fissazione per il suo coniglio nero. Dice anche che il suo animale gli parla.
Una volta arrivati si da il via al giro d'uno spinello e all'alcool che scende a fiumi. Poi il luna park e, come se la testa non smettesse di girare, si vede Raymond con Stella Ross, una ragazza che a forza di pubblicità e foto hot in rete è riuscita a sfondare nel mondo dello spettacolo. Poi Nicole che gira sulle tazze rotanti, Pauly seduto con la vodka in mano. L'odore di hot dog dall'altra parte del parco, le musiche in sottofondo, le luci che abbagliano gli occhi, facendoli socchiudere. E il giorno dopo, quando ci si sveglia sui gradini di una casa con la voglia di vomitare e i piedi che non riescono a reggere il peso del proprio corpo, sui notiziari intanto passa la notizia di una ragazza scomparsa, Stella Ross. E vediamo la testa di un coniglio nero infilzata su un paletto. Anche Raymond è scomparso ma di lui nessuno ne parla perchè a chi importerebbe? Chi sentirebbe la mancanza di uno schizzato che per giunta ha la nomea di disadattato? Beh devo ammettere che inizialmente la lettura ha ingranato davvero bene, è stato come correre una corsa ad ostacoli e dovevo riuscire a scoprire ciò che era capitato quella sera. I personaggi mi sono piaciuti molto, Pete è apparso ai miei occhi come un ragazzo a cui piace stare nel suo, senza smanie di protagonismo e spesso insicuro malgrado certe sue azioni senz'altro coraggiose e altruiste. Scoprire Raymond invece è stato difficile. 
I luoghi che Kevin Brooks ha descritto mi sono piaciuti, tanto che nella mia mente l'immaginavo, il covo, il luna park, le strisce gialle della polizia che circondavano le villette. E fin qui tutto ok, direte. I pregi che ho descritto li ricordo con piacere ma mi duole dirvi che non è stato affatto un crescendo, perchè è subentrato il difetto peggiore che un libro possa avere. La capacità di non sorprenderti. Insomma se non ti sorprende un Thriller allora, beh non è un thriller. La fine non mi è stata proprio ovvia perchè non immaginavo fosse così prevedibile. Mi ha delusa quella mancanza di eventi che mi lasciano poi attonita e stupita perchè quella "voglia di sapere" in me era davvero molta. E poi la fine mi ha lasciato l'amaro in bocca perchè una cosa -non voglio spoilerare- mi è sembrata davvero inconcludente, ed era la cosa che più mi arrovellava il cervello. Sapete bene che non sono la persona che non consiglia libri ed è per questo che, se siete curiosi di scoprire cos'è successo quella sera, vi suggerisco di iniziare a sfogliare questo romanzo e conoscere quel vecchio gruppo d'amici che oramai sono cresciuti, sono cambiati.



Kevin Brooks

E' nato e cresciuto a Exter, in Gran Bretagna. Terminata la scuola si è trasferito a Londra per cercare di diventare una rock star.
Dopo aver lavorato in uno zoo, un crematorio e un ufficio postale, ha cominciato a fare quello che gli riusciva meglio: scrivere libri per ragazzi.
Attualmente vive nello Yorkshire ed è un acclamato autore.










Cosa ne pensate? Lo avete letto?
Lo avevate adocchiato in libreria?
Sono un pò indietro con le recensioni, spero domani di riuscire a scrivere ancora..

buone letture,
claudina

13 commenti:

  1. A me, invece, è piaciuto molto. Non tanto per il giallo in sè, quanto per la descrizione spietata dell'adolescenza e per quelle atmosfere bellissime e soffocanti. :)

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    1. Anche io durante la lettura ho provato moltissime emozioni e non lo nascondo. Però non so, è come se fossi stata illusa e mi è dispiaciuto molto terminarlo così....

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  2. A me piacerebbe tanto leggerlo, ma aspetto di acquistarlo in cartaceo, quindi passerà un po' di tempo D:

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  3. Questo è un libro che, a vederlo, non mi ha incuriosito a primo sguardo.. Però penso di tenerlo comunque in considerazione!

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    1. L'atmosfera in questo libro è davvero bella, insomma io mi sono agitata spesso, mi sono innervosita e più volte mi è sembrato di stare vicino a Pete e scoprire con lui la verità :) Magari prova a cominciarlo e se non dovesse piacerti...lo molli.

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  4. Nuuuuuu che peccato!! Che nervi quando succede così, quando il finale è prevedibile :/

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    1. Fraaaaaa :) Beh sì, diciamo che mi ha smontata del tutto -.-

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  5. Concordo con te U_U anche a me è piaciuto nella parte iniziale e nella parte di mezzo... ma quella fine -_- quanto è stata prevedibile, banale e noiosa... e per certi versi... quanto se n'è lavato le mani l'autore?! Bah :/

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    1. Sì, ricordavo che anche tu avevi espresso qualcosa che non ti aveva sorpresa. Quando un libro non mi sorprende perde quasi tutto ciò che prima mi era piaciuto, mi cascano le braccia -.-

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  6. Penso che lo leggerò perché la copertina inquietante mi attira troppo xD magari sapendo che la fine è scontata e prevedibile e che non devo aspettarmi nulla riuscirò ad apprezzarlo un pochino di più :)
    Ciau Clau <3

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    1. Ciao omonima :P
      Spesso ho letto libri che erano stati odiati da gran parte delle persone e, iniziandoli con le mie più scarse aspettative, alla fine riuscivano a piacerma :) Teoria strana ma vera :D

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  7. Ciao Cla! *^* come stai?
    Questo libro l'ho sempre snobbato non so :/ però adesso sono curiosa di capire perché non ha suscitato molto entusiasmo! Se avrò la possibilità lo leggerò!

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