mercoledì 28 gennaio 2015

Recensione: Die For Me di Amy Plum

Buongiorno scriccioli, come state? Io sono seduta davanti al computer con le mie immancabili pantofolone a forma di cane, sembro una vecchia rattrappita ma è tutto ok, sto solamente congelando pian piano dal freddo... Stamani c'erano -4° e uscire di casa mi è costato un enorme sacrificio, credetemi! Ma veniamo al sodo, ieri ho saltato la rubrica TUEASER TUESDAY perchè sono stata fuori casa tutto il giorno e oggi ho in serbo per voi la recensione della mia ultima lettura, Die for me di Amy Plum! "Era anche l'ora", potete dirlo!

Die for me
Amy Plum
Editore: De Agostini
Pagine: 344
Prezzo: € 14,90

Quando i genitori di Kate e Georgia muoiono in un incidente stradale, la vita delle due sorelle viene stravolta e le ragazze sono costrette a trasferirsi a Parigi dai nonni. L’unico modo che ha Kate per soffocare il dolore è rifugiarsi tra le pagine dei libri che ama di più. Fin quando non incontra Vincent. Bello, misterioso e affascinante, Vincent scioglie a poco a poco il ghiaccio attorno al cuore di Kate che si innamora perdutamente di lui. Ma Vincent non è un ragazzo come gli altri: è un Revenant, un vero e proprio angelo custode, destinato a sacrificare la propria vita per salvare le anime in pericolo, e a risvegliarsi tre giorni dopo la morte, in un circolo senza fine. Kate si ritrova quindi davanti a una scelta difficilissima: proteggere ciò che rimane della sua esistenza e della sua famiglia... oppure rischiare tutto per un amore impossibile?



Attendevo con impazienza questo romanzo. Non so, sarà stato il tramonto rosato che m'incanta ogni volta che butto l'occhio sulla copertina, quello sfondo di Parigi che mi fa socchiudere gli occhi e mi fa sognare di essere lì, coi gomiti poggiati sul muretto di un ponte a dividermi dalla Senna, gli occhi sognanti e l'accenno di un sorriso. Poi c'è quella ragazza che mi da le spalle come se avesse bloccato il passo e fosse incerta se proseguire o meno il suo cammino e io beh, avrei voluto afferrarle il polso per farla voltare e guardare il suo viso. Alla fine, quella ragazza, mi ha raccontato la sua storia.
Abituata a vampiri, streghe, cacciatori di demoni e personaggi stereotipati, ho afferrato questo libro anche con il timore di imbattermi in storie già lette e rilette e, dopo aver letto recensioni più negative che positive, ho cominciato Die for me con le più scarse aspettative di questo mondo. Lasciatemi dire che questo credo sia il modo migliore per farsi piacere un libro perchè alla fine riesce sempre a sorprenderti. Per Amy Plum farmi respirare quella magia di cui Parigi è intrisa è stata una cosa da nulla. Ho apprezzato davvero molto la trama, l'idea dei personaggi che vengono chiamati Revenant è stata innovativa e originale. Il titolo alla fine dice tutto, "Die for me" è una frase intensa e la chiave di lettura che il lettore può attribuirgli non è solo una. Cavolo, la Plum la morte l'ha presa a schiaffi facendo vincere la vita. Insomma, non si può dire che in questo libro di morti non se ne vedano anzi, ce ne sono tante ma alla fine è sempre la vita che la spunta. Sicuramente il punto forte di tutta questa storia sono loro, i Revenant: una cerchia ristretta di persone che sono decedute salvando la vita di qualcuno, morte accidentale o altruismo, tornate poi in vita dopo qualche giorno con un solo scopo da portare avanti: continuare a mettere le vite degli altri davanti alle proprie morendo di nuovo. I personaggi a cui l'autrice ha dato vita mi sono piaciuti: ho voluto prendere Kate sotto la mia ala perchè dopo la scomparsa dei genitori appariva ai miei occhi fragile, senza nessuno a cui potersi aggrappare. 
A dire il vero, l'unico cruccio che non mi sono mai tolta di dosso durante la lettura è stata proprio la storia d'amore tra la protagonista e Vincent, un revenant ovviamente. Diversamente dai pareri che ho letto a riguardo non ho trovato somiglianze con la saga della Meyer ma se alle volte questa love-story mi regalava qualche tenero sorriso, altre volte cadeva sul noioso e troppo smielato. Tuttavia posso affermare che questo primo capitolo della serie Revenant mia ha piacevolmente colpita, ho apprezzato molto le ambientazioni che la Plum ha ricreato e la storia in sè è davvero un concentrato di amore, mistero, adrenalina e voglia di vivere. Magari certe volte ho pensato che il modo in cui è stato scritto fosse non infantile ma decisamente pensato per un target adolescente. Insomma, fare dei paragoni con altri autori credo non sia affatto appropriato e descrivere lo stile della Plum come ingenuo mi pare azzardato ma a me ha vagamente ricordato i temi che scrivevo nei primi anni del liceo. Questo Urban Fantasy, tirando le somme, è stato come ispirare una boccata d'aria fresca e la sensazione che mi ha lasciata mi è piaciuta, tanto che vorrei già poter fare il conto alla rovescia per leggere Until I Die.


Amy Plum
Cresciuta in Alabama, Amy Plum si è trasferita prima a Chicago, poi a Parigi, dove è rimasta per cinque anni, e infine a Londra, dove si è laureata in Storia dell’Arte Medievale. Ora vive a Parigi insieme ai suoi due figli e scrive a tempo pieno.











Voi avete letto DIE FOR ME? Vorreste farlo?
Dai, ditemi cosa ne pensate e parliamone!
claudina.

lunedì 26 gennaio 2015

The Fangirlish Chart #12


THE FANGIRLISH CHART è una rubrica ideata dal blog Someone who's reading e dal blog The Coffee-Library dove ogni settimana vi proponiamo una domanda demenziale alla quale risponderemo con una top 3 di personaggi librosi o situazioni librose... insomma tutto ciò che può essere ad alto contenuto fangirloso!

Allora lettori, come avete trascorso questo weekend? Ieri sono andata al carnevale del mio paese con un'amica e sua figlia e mi sono presa certi mazzi di coriandoli in bocca che non ne avete un'idea. Me li sono addirittura trovati dentro gli stivali... Però mi sono divertita un mondo, avrei voluto tornare piccina e travestirmi! Ma ditemi un pò, vi è mancata questa rubrica? Si era presa una bella pausa natalizia e oggi rieccola, la FANGIRLISH CHART! Quante volte vi è capitato di avere casa libera? Di mangiarvi un panino davanti alla televisione, stravaccati sul divano e coi piedi appoggiati su quel tavolino in cui, in presenza dei genitori, c'è il divieto assoluto? Ma con l'immaginazione possiamo sfogarci e ribellarci:

I TUOI GENITORI HANNO DECISO DI CONCEDERSI UN PO' DI PRIVACY E SONO PRONTI PER PARTIRE VERSO UNA DESTINAZIONE ROMANTICA. HAI LA CASA TUTTA PER TE E IL FRIGO CHE SEMBRA STRARIPARE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO. TUA MADRE L'HA PIENATO A DOVERE, POTRESTI ANDARE AVANTI PER MESI. AFFERRI IL CELLULARE, STASERA...FESTINO IN PIENA REGOLA! AH, HAI GIA' MESSO IN CONTO CHE LE BOTTIGLIE D'ACQUA SONO DUE RISPETTO ALLE VENTI DI ALCOOL, CHE I VICINI CHIAMERANNO LA POLIZIA PER LA MUSICA TROPPO ALTA E CHE NON SARA' UN VERO FESTINO SENZA IL GIOCO DELLA BOTTIGLIA... CHI INVITI?

1. TINY COOPER, il migliore amico di un Will Grayson nel libro Will ti presento Will di John Green e David Levithan. Ok, gioco della bottiglia a parte, non esisterebbe festino migliore senza la sua presenza! E' troppo divertente e pazzo e io lo adoro alla follia, credetemi! Sicuramente dopo che la polizia ci avrà staccato l'impianto audio, Tiny sarebbe capace di salire su un tavolino e cantare a squarciagola... Insomma Tiny è Tiny, è una festa ambulante, che diamine!


2. 3. Dal momento che sto leggendo Zombie allo specchio (The White Rabbit Chronicles #2) di Gena Showalter posso dire che sì, le mie risposte sono decisamente e letteralmente influenzate dalla mia lettura attuale. Non esisterebbe un festino senza KAT PARKER, la migliore amica di Alice Bell e COLE HOLLAND, il fidanzato della protagonista che le ho shippato senza vergogna. Voglio dire, amo Kat incondizionatamente e vorrei non fosse fatta solo d'inchiostro ma vorrei poterla toccare con mano, vorrei fosse reale perchè è di certo uno dei miei personaggi libreschi preferiti. Cioè lei è tutto ciò che cercherei in un'amica ed è impossibile annoiarsi in sua presenza! E Cole Holland... beh è il mio bookboyfriend cavolo! Io amo Cole Holland e truccherei la bottiglia per far sì che si fermi sempre dal suo lato....Ok, datti una calmata claudia sennò ai minorenni non sarà più permesso leggere altro! Ah, ovviamente "il mio Cole" -che sensazione bellissima poterlo dire....- si porterebbe dietro tutta la banda, Frosty compreso!


Lo so, ho barato un pò ma cosa posso farci se amo spropositatamente questa saga?
Per me comunque è sottinteso: 299 followers, vi metto in lista!
Voi chi invitate al vostro festino?
Fatemi sapere le vostre risposte e non dimenticatevi di passare dal blog THE COFFEE LIBRARY
claudina.

venerdì 23 gennaio 2015

In my mailbox #4


La rubrica IN MY MAILBOX è molto conosciuta nella blogosfera.
Vi farò sbirciare tra i miei scaffali per farvi conoscere le mie nuove entrate libresche!!!

Salve salvino bimbi bimbini! Allora, cosa mi dite? Io stamani sono stata svegliata da una bella scossa di terremoto, pensate un pò! Abitando al quinto piano di un condominio mi è sembrato proprio che qualcuno avesse voluto farmi uno scherzo facendomi dondolare il letto... non è la prima volta che succede ma sembra sempre che lo sia, infatti ho preso la mia canina e abbiamo trascorso tutta la mattina al fiume a tirar bastoni, quello che poteva caderci in capo poteva essere al massimo qualche ramo di un albero quindi è un rifugio sicuro! Poi, mentre lei scorrazza libera, posso leggere sopra ad un sasso enorme che ho piazzato sull'erba ed ho iniziato Non andartene docile in quella buona notte di Elizabeth Hawkins e sono già arrivata a metà romanzo! Avrei dovuto leggerlo molto tempo fa e mi sono decisa a farlo solo adesso. Spero invece di aver tempo, domani, di recensire Die for me di Amy Plum. Non so, mi ero fatta condizionare da pareri non troppo positivi e invece mi ha sorpresa parecchio dato è riuscito a piacermi... Ma bando alle ciance, sono qui per resuscitare la rubrica IN MY MAILBOX, che causa impegni vari avevo fatto sparire dalla circolazione per mesi, poveraccia!

ZOMBIE ALLO SPECCHIO di Gena Showalter
eLit Harlequin Mondadori - 391 pagine - € 6,99 ebook

Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.






IO SONO IL MESSAGGERO di Markus Zusak
Frassinelli - 416 pagine - € 17,90

L'esistenza di Ed Kennedy scorre tranquilla. Fino al giorno in cui diventa un eroe. Ed ha diciannove anni, una passione sfrenata per i libri, un lavoro da tassista piuttosto precario che gli permette di vivacchiare, e nessuna prospettiva per il futuro. Quando non legge, passa il tempo con gli amici giocando a carte davanti a un bicchiere di birra o porta a spasso il Portinaio, il suo cane, che beve troppo caffè e puzza anche quando è pulito. Con le donne non è particolarmente disinvolto, perché l'unica ragazza che gli interessi davvero è Audrey, la ragione per cui è rimasto in quel posto senza vie d'uscita. Capace di colpirlo al cuore con una frase: «Sei il mio migliore amico». Non serve una pallottola per uccidere un uomo, bastano le parole. Tutto sembra così tremendamente immutabile: finché il caso mette un rapinatore sulla sua strada, e Ed diventa l'eroe del giorno. Da quel momento, comincia a ricevere strani messaggi scritti su carte da gioco, ognuno dei quali lo guida verso nuove memorabili imprese. E mentre Ed diventa sempre più popolare, mentre nota una luce diversa negli occhi di Audrey e la gente lo saluta per strada, inizia a domandarsi: da dove arrivano i messaggi, chi è il messaggero?

I SEGRETI DI AMBER HOUSE di Kelly Moore, Larkin Reed e Tucker Reed
Feltrinelli - 364 pagine - € 15,00

Quando Sarah, suo fratello e la loro algida madre si stabiliscono ad Amber House, la ragazza rimane ammaliata dal fascinoso Richard, che la introduce in un mondo di ricchezze e privilegi, ma è anche attratta dall'enigmatico Jackson, che la coinvolge in un'eccitante caccia ai diamanti scomparsi. Sarah scopre di riuscire a "vedere" la storia della casa e delle persone che vi hanno abitato: vede sua madre da ragazza, incredibilmente affettuosa e felice, o il crudele capitano di mare che perse il tesoro tanti anni prima. E ricomponendo piano piano tutti i pezzi del mosaico, scopre che Amber House nasconde molti segreti, antichissimi crimini e più recenti tradimenti. Dove sono nascosti i diamanti? Chi è responsabile dell'infelicità di sua madre? E quale tragedia riecheggia ancora nelle stanze della casa? Sarah ha bisogno di risposte, in fretta. Perché le sue visioni minacciano la persona che ama di più e lei deve districare la ragnatela del passato, prima che sia troppo tardi. 




Per oggi direi che può bastare! Allora, cosa ne pensate dei miei ultimi arrivi? Zombie allo specchio dovevo, dovevo averlo! Ho amato oltre ogni limite Alice in Zombieland e sarà sicuramente una delle mie prossime letture! *colpo di tosse* Cole Holland ehm ehm... Io sono il messaggero l'ho preso perchè, sinceramente, a colpo d'occhio mi ha colpita la cover. Ho letto la trama e ho pensato di dargli una possibilità perchè l'ho trovata davvero interessante. Poi beh, lo stile di Zusak in Storia di una ladra di libri mi era piaciuto molto quindi spero proprio di ritrovare quell'autore che ho già avuto modo di conoscere. I segreti di Amber House invece me l'ha regalato NIM per Natale e io sono stata davvero sorpresa, felicissima e tutti i sinonimi elencati sotto la parola "contentezza". Giuro, mi avvierei a piedi sotto casa di Nim anche se dovessi metterci mesi ma poi la stritolerei in un mega abbraccio! Avevo questo libro in wishlist da tempo immemore e non c'era verso di trovarlo nella libreria del mio paese. Quando ho aperto il pacchetto sono rimasta a fissare questo libro dicendo "noooooo, non è possibile!" e via a saltellare per casa come una cretina! Ah, ho già detto che adoro NIM? :)

Ditemi, cosa ne pensate? Avete già letto qualcuno di questi libri?
E voi cos'avete comprato in quest'ultimo periodo?
claudina.

giovedì 22 gennaio 2015

Recensione: Il tuo meraviglioso silenzio di Katja Millay

Buon pomeriggio gente! In questi giorni sono stata decisamente indaffarata e solo adesso riesco a trovare del tempo da dedicare al mio blog che, poveraccio, credeva forse l'avessi abbandonato e sembrava essersi preso un pò di riposo. Il riposo non fa per me quindi cercherò di essere più attiva, beh alla fine era questo uno dei miei buoni propositi per il nuovo anno quindi non posso arrendermi e gettare la spugna. Avevo detto "basta pigrizia!" ed è per questo motivo che non posso più rimandare la recensione dell'ultimo libro che ho letto. Uno dei miei buoni propositi nominati all'inizio dell'anno era anche quello di proporre iniziative. Nonostante le idee che ogni giorno mi frullano per il capo non sono ancora riuscita a trovare un modo carino per metterle in pratica ma avete visto che siete già in 299 a seguirmi? Ciò significa che ho già preparato una cosina divertente per quando il prossimo follower si aggiungerà alla lista. Arriverò a quota 300 e sto lavorando ad una bella sorpresa per voi. Poi chissà, può darsi che rimarrò ferma a 299 followers e quindi non ci sarà niente per voi.... oddio no, non voglio pensarci. La speranza, infondo, è l'ultima a morire. Basta chiacchiere, veniamo al sodo.

Il tuo meraviglioso silenzio
Katja Millay
Editore: Mondadori "Chrysalide"
Pagine: 420
Prezzo: € 14,90
Le sue dita non possono più correre sul pianoforte, il suo mondo pieno di note è diventato muto. Nastya era una promessa della musica, prima. Prima che tutto precipitasse, prima che la vita perdesse ogni significato. Da 452 giorni Nastya ha smesso di parlare, e il suo unico desiderio è tenere nascosto il motivo del suo silenzio. La storia di Josh non è un segreto: ha perso tragicamente i suoi cari, e solo nel recinto impenetrabile che ha costruito intorno a sé si sente al riparo dalla compassione degli altri e libero di dedicarsi in solitudine all'unica cosa che lo tiene in vita: intagliare il legno. Quando sembra non esserci più luce né speranza, Nastya e Josh si trovano e le sensazioni sopite esplodono dal corpo e dal cuore. Due lontananze si incontrano, cercando l'una nell'altra la forza per superare il passato e rinascere davvero.



Ero distrutta. Non ero triste, o delusa, o scocciata. Ecco, ero incazzata. Ho voluto tralasciare il fatto che questo romanzo avesse una cover pop-porno e che mi gridasse dallo scaffale "sono-un-harmony-moderno" quindi complice una trama che ha stuzzicato non poco la mia curiosità, complici recensioni positive, complici top ten dell'anno trascorso che presentavano questo libro come uno dei più belli letti in assoluto.. mettetela come vi pare, ho deciso di cominciarlo anch'io. La Millay mi ha sbattuto in faccia una protagonista che aveva sicuramente dei segreti, c'era qualcosa che mi nascondeva perchè la presenza di un fardello grave e pesante che Natsya si teneva dentro era palpabile. Sapevo che si trattava di una cosa mostruosa ma non avevo idea di cosa avesse subìto. Aveva smesso di parlare, rivolgeva appena un cenno di saluto ai genitori e alla zia con cui viveva, la mattina si tirava a lucido e si recava a scuola con solo micro pezzi di stoffa a coprirla -o scoprirla-. E il romanzo andava avanti così: una ragazza travestita da prostituta d'alto bordo che non apre mai bocca e che lancia occhiate in tralice a tutto spiano. Gli unici casi in cui Natsya ha assunto ai miei occhi una piccola parvenza di normalità è stato quando ha cominciato le sue uscite notturne per andare a correre.
Quegli unici casi, però, terminavano un attimo dopo, quando piombava nel garage di Josh Bennett solo per osservarlo scartavetrare e intagliare pezzi di legno. Terminavano perchè lei arrivava come fosse casa sua, si sedeva, non rispondeva alle domande del ragazzo perchè ovviamente non parlava con nessuno, si alzava e se ne andava. Insomma, la prima impressione non è stata affatto come immaginavo e dopo aver letto libri che successivamente ho valutato scarsamente sufficienti mi sono fatta prendere dalla disperazione. Mi sono detta "ecco che arriva il blocco del lettore" ed ero imbestialita, non so cosa mi ha trattenuto dallo scaraventare questo romanzo fuori dalla finestra e mi ha invece spinta a proseguirlo. Arrivata a metà c'è stato quel qualcosa che ha scombussolato tutto quello che avevo e non avevo in testa fino a quel momento. E' stato come se un cielo grigio si aprisse di schianto, come se finalmente il sole avesse ripreso il suo posto dopo aver fatto a spintoni con le nuvole. Josh diventava ai miei occhi sempre più tenero, lo vedevo costruire mobili per tenere impegnata la mente per evitare che i brutti ricordi riaffiorassero e avrei voluto essergli amica, dirgli che su di me avrebbe sempre potuto contare. La storia d'amore tra lui e Natsya è complicata e inizialmente mi sembrava banale e al limite dell'assurdità poi tutto ad un tratto ho cominciato a percepire quanto fosse intensa, quanto l'uno riusciva a completare l'altro ed è stato bellissimo. Non ho scoperto subito il mistero che avvolgeva il passato della protagonista, il motivo per cui avesse abbandonato la musica, il perchè avesse una mano guasta e non funzionante, come se fosse una bambola rotta.
Mi sono ritrovata alle tre di notte a divorare le ultime duecento pagine con il fiato sorpreso, con la foga di una lettrice che ha bisogno di sapere quello che è successo e quello sarebbe successo una volta terminata la storia. Se all'inizio la lettura mi sembrava lenta e monotona, arrivata a metà romanzo e finirlo è stato un attimo. Alzo gli occhi e nonostante stia notando la lunghezza del post... cavolo, mi sembra di aver detto così poco. Direi solo che non condivido tuttora l'atteggiamento che ha adottato la protagonista, è stata ingiusta nei confronti della sua famiglia, egoista verso gli amici ed è stato tutto questo insieme a farmela detestare così tanto. Ma poi sono riuscita a capirla un pò e mi sono detta che era solo una ragazza e che, come molte altre ragazze, non avevano fatto niente di male, che si trovava al momento sbagliato, nel posto sbagliato, con la persona sbagliata. Il tuo meraviglioso silenzio è un romanzo sulle parole non dette, su una rabbia impossibile da condividere con gli altri, sulla vita e i sentimenti e, soprattutto, sulla forza di riuscire a rinascere. E adesso, se penso a Natsya, non posso fare altro che sorridere e lasciatemelo dire: è una sensazione meravigliosa.



Katja Millay

Katja Millay è cresciuta in Florida e ha studiato cinema e televisione alla School of Arts della New York University. Ha lavorato come produttrice televisiva e ha insegnato sceneggiatura e storia del cinema. Il tuo meraviglioso silenzio è il suo primo libro.






Voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Vi saluto mentre torno a preparare quella cosina che vi ho accennato all'inizio del post.
Che sarà? Che sarà?
claudina.

sabato 17 gennaio 2015

Recensione: Unbreakable di Kami Garcia

Buonasera cari lettori, nonostante l'ora un pò tarda mi sono decisa a recensire un libro che ho letto alla fine di Dicembre e dato che, per un motivo o per un altro, non ero riuscita ancora a farvi conoscere il mio pensiero ho deciso di proporvelo adesso. Avevo conosciuto Kami Garcia precedentemente, con la lettura di La sedicesima luna -CLICCA QUI PER LEGGERE LA MIA RECENSIONE- e mi ero fatta un pò incantare dai pareri super positivi che avevo sbirciato a destra e a sinistra a proposito di Unbreakable quindi mi sono fatta coraggio e l'ho cominciato, sperando mi piacesse più del primo capitolo della saga Beautiful Creatures. Purtroppo però il mio giudizio rimane lo stesso: un bello, gigantesco, chiaro e tondo così così!

Unbreakable
Kami Garcia
Editore: Mondadori
Pagine: 288
Prezzo: € 17,00
Cos'è davvero successo alla madre di Kennedy? Una sera la figlia la trova riversa sul letto, senza vita. Secondo i medici si tratta di un infarto, ma ben presto anche Kennedy rischia di morire. Si salva grazie a Jared e Lukas, i misteriosi gemelli che fanno irruzione nella sua stanza. Sono loro a rivelarle la verità: stava per cadere vittima di un fantasma vendicatore, uno di quelli combattuti dalla Legione della Colomba Nera, la società segreta che protegge il mondo dai demoni. Nella stessa notte cinque membri della Legione sono morti, e ora devono essere rimpiazzati da altri ragazzi, ognuno dotato di un abilità unica e prodigiosa. Ken non può tirarsi indietro. Intorno a lei incombono forze terrificanti e invisibili, mentre il suo cuore è destinato a battere per un amore nuovo e dirompente: l'unica scelta giusta, l'unica possibile, è lottare.

E' stato normale per me entrare un pò nel corpo e nella mente di Kennedy all'inizio. E' sempre così, o quasi. Quando comincio un libro voglio indossare i panni del protagonista, a volte succede spontaneamente perchè l'impatto è immediato, altre volte cerco di mettermici d'impegno, riuscendo comunque a vivere la sua storia. Kennedy l'ho presa per mano, ho cercato di capire il suo carattere, la sua strana dote di avere una memoria che non sbaglia un colpo, fatta di ricordi vivi nonostante di acqua ne sia passata tanta sotto ai ponti. Ho trovato meraviglioso il fatto che riuscisse a dare un'anima alla carta bianca grazie a un pò di colore e, naturalmente, tanta arte ancora da tirare fuori. Con solo una madre a farle da genitore, la sua vita procede tranquilla e serena e, si sa, in un libro qualcosa succede prima o poi, perchè non può sempre filare tutto liscio.
Giorni dopo l'inaspettata e misteriosa morte della madre, alla nostra adorabile protagonista verrà in mente di correre, scalza se non ricordo male, a cercare il suo gatto che è scappato di casa. E di notte secondo voi dove va a cacciarsi quel maledetto? A cercare alimenti buttati fuori da un ristorante? Non vi chiedo una somiglianza con Lilli e il Vagabondo ma io avrei risposto, così d'impeto, nel giardino della signora accanto dalla gatta in calore. Invece no, udite udite: va in un cimitero. Da quella notte tutto cambia, a Kennedy sembra di aver visto una presenza e si crede semplicemente fuori di testa per l'accaduto tragico vissuto se non che, durante la notte, le par di essere strozzata proprio dal suo gatto, che le sta acciambellato sul petto a risucchiarle l'anima. Devo dire che nonostante io abbia terminato questo romanzo parecchi giorni fa, non so ancora cosa pensarne davvero. Spesso e volentieri mi sono ritrovata a paragonare questi cacciatori di spiriti e demoni con quelli della Clare. Qui si parla d'arte e simboli come anche in Shadowhunters e la cosa, sinceramente, non mi ha fatto molto piacere. Mi sono ritrovata a storcere il naso difronte all'ingresso in scena dei gemelli Lukas e Jared nel momento del bisogno, quell'evento infatti non ha suscitato in me niente di spontaneo ed è una cosa che non sono riuscita a digerire. Tra la fuga del gatto al cimitero e il salvataggio -venuto dal niente così all'improvviso come caduti dal cielo- dei fratelli Lockhart, l'originalità mi è venuta meno e mi sono cadute le braccia. Ma andiamo per gradi: lo stile della Garcia è godibile, non c'è che dire, sono rimasta infatti positivamente sorpresa dai brividi che certe scene horror mi suscitavano. Al buio mi ritrovavo davvero a guardarmi intorno, e questa cosa mi ha spaventata ma mi è anche piaciuta, da morire.
Altre volte però ho avuto come quella strana sensazione che la penna non fosse la solita di quelle scene, non rimanevo più meravigliata e gli avvenimenti davanti ai miei occhi si trasformavano da terribilmente belli e divertenti a piatti e uggiosi. La cosa mi è dispiaciuta perchè ho adorato gli scenari che facevano da sfondo a tutto il romanzo, mi sono piaciuti tutti quei tratti che caratterizzavano i personaggi e il rapporto che alla fine si è instaurato tra i discendenti della Legione mi ha fatto sentire parte del gruppo, la fratellanza che si è venuta a creare era solida e si percepiva fortemente. La figura di Priest, il ragazzino dalla mente geniale so-far-tutto-io e di Alara dal naso all'insù mi sono andate a genio mentre, continuando la mia lettura, cominciavo a sopportare meno i personaggi principali. La presenza del triangolo amoroso a mio avviso era scontata, Kennedy che non riesce a decidere tra quali braccia dei due gemelli gettarsi -quello tenero e dolce o quello tenebroso di poche parole-  l'ho trovata davvero fuori luogo. Non so, sinceramente, se leggerò i seguiti. Alla fine, si sa, la curiosità va saziata ma  temo anche di rimanerne delusa. Insomma, questa sensazione la conosco bene, mi è appena capitata con questo libro. Ma io sono anche troppo buona, vedremo.

Kami Garcia
Kami Garcia, autrice, insieme a Margaret Stohl, del best seller Beautiful Creatures, è una delle voci più riconoscibili e note della letteratura per ragazzi. Unbreakable è il primo romanzo tutto suo. Vive in Maryland con la sua famiglia e i suoi cani, Spike e Oz, nomi ispirati dai personaggi di Buffy l’ammazzavampiri.








Voi lo avete letto? Avete intenzione di farlo?
Lascio la parola a voi, amici telespettatori... ah no, mi sono confusa :)
buonanotte marmocchi,
claudina.

venerdì 16 gennaio 2015

No, non ero scomparsa. Ero solo in vacanza!!!

Ditelo sinceramente, con il cuore...
Quanto vi sono mancata da 1 a 10?
*fingo che rispondiate almeno 13 e mi sciolgo un momento per l'emozione, mi asciugo le lacrimuccie e continuo...*

Inanzi tutto dico che non sarei una personcina educata se non iniziassi questo post con un buongiorno quindi vi stritolo tutti con un abbraccio virtuale gigantesco. Cosa mi dite di bello? Voi sicuramente starete pensando: perchè questa ragazza va in vacanza una settimana e non annuncia niente? Non ci dice che le mancheremo, non ci dice dove va, con chi va, a fare che.... Bella blogger del cavolo, sì!
Allora, sapevo che sarei partita l'8 gennaio per Tenerife, col mio fidanzato, quindi pensavo di scrivervi qualche giorno prima. Fatto sta che il 5 mi sono presa un grandissimo raffreddore, poi è arrivata la tosse, una di quelle che non hanno intenzione di smettere, mi faceva male l'addome ogni volta che mi piegavo e giorni dopo, come se non bastasse, non mi sono mossa dal letto causa febbre e tutto l'insieme. Stavo veramente male, così male che per due giorni è venuto il mio fidanzato a tenermi compagnia, facendo lui le valigie per me. Io gli dicevo alla bell'e meglio i vestiti che intendevo portare e lui ha fatto tutto. E' stato davvero perfetto perchè non so quanti ragazzi mi avrebbero sopportato in quei giorni e posso anche dire che sì, sa piegare i vestiti quasi meglio di me ;)
Fortunatamente la mattina del tanto atteso 8 gennaio stavo molto meglio rispetto ai giorni passati, la tosse era un pò diminuita e anche il mio naso aveva cominciato a risentire tutti gli odori. Poi, è stato come una magia, arrivati a Tenerife, mi è passato tutto. Il mio ragazzo, lavorando tutto l'anno, 365 giorni su 365, 24 ore su 24, aveva proprio bisogno di una vacanza e di relax e lì abbiamo trovato un mondo meraviglioso ad aspettarci, un clima perfetto, il rumore costante dell'oceano che accompagnava le nostre giornate, cibi da leccarsi i baffi al solo pensiero, persone educate ed estremamente gentili, prezzi che ti fanno scuotere il capo se si pensa a quanto ci costa la vita in Italia e ovviamente la pulizia degli ambienti, insomma ho visto persone che toglievano le erbacce a mano in una strada nemmeno trafficata. Mi sembrava di essere entrata in una cartolina, in una di quelle foto esotiche con le palme e il sole che pare tuffarsi nel mare cristallino, una di quelle foto pubblicitarie che ti piazzano in prima pagina, facendoti sognare e facendoti soprattutto maledire la monotonia quotidiana alla quale sei abituato, la normalità. 
E' stato tutto perfetto, le giornate sono volate senza neanche accorgermene. Siamo stati in barca a vedere le balenottere, siamo saliti sul vulcano Teide e, secondo me, la giornata più bella è stata quella che abbiamo trascorso al Loro Parque. Vi giuro, dovreste conoscere la sensazione di non avere parole per spiegare quant'è stato bello, sennò non potreste capire. Le orche, l'acquario con gli squali, i leoni marini, i delfini... Al pensiero vorrei lasciare tutto di nuovo e correre verso il primo aereo, mi ci infilerei dentro come fanno nei film d'azione e rialzarmi della serie "tutto-apposto-sto-solo-salvando-il-mondo", anche se mentirei e mi buttassero di sotto, dalla bellezza di tipo 12000 metri, con un bel calcione nel sedere. Ma va beh, credo che vi siate sorbiti una bella solfa per oggi, volevo solo precisarvi il motivo della mia assenza che, purtroppo, non era nemmeno stata accennata da parte mia in precedenza. Essendo un blog di libri mi sembra doveroso spendere una parola riguardo al mio stato di lettura. Ossia? In una settimana di vacanza non ho letto un cavolo niente! Beh, solo una 150ina di pagine durante il viaggio aereo del ritorno in Italia del libro Il mio meraviglioso silenzio di Katja Millay. Devo ancora recensire Unbreakable di Kami Garcia, che mi è piaciuto così così e devo soprattutto, con molta calma, passare nei blog che seguo per scoprire cosa mi sono persa!! 
Quindi, mentre di tanto in tanto mi volto verso la finestra e faccio un bel sospiro nel rivedere il cielo grigio che avevo lasciato una settimana fa, vi do appuntamento a domani con la recensione di Unbreakable.
Adesso mi sa che dovrei fare almeno 17 ore di Zumba per smaltire i chili presi!

HASTA LUEGO 
claudina.

sabato 3 gennaio 2015

Buon Anno - Buoni Propositi - Riepilogo Letture


Com'è strano. Nella vita di tutti i giorni, quando piglio appuntamenti o devo uscire, sono sempre, sempre in anticipo. E qui, oramai ci avrete fatto il callo, non riesco mai ad essere puntuale e finisco sempre per postare in ritardo! Quindi chiedo venia, spero mi perdoniate comunque e, nonostante oggi sia il 3 gennaio, ci tenevo molto a farvi Tantissimi auguri di Buon Anno!!! Cos'avete fatto di bello? Avete cenato con la famiglia, con gli amici? Siete andati in piazza, in discoteca o avete preferito starvene a casa tranquilli col sottofondo di ragazzi urlanti,  conti alla rovescia e bottiglie stappate? Io ho lavorato ma ero insieme al mio ragazzo quindi  non avrei potuto chiedere di meglio :) Ieri però abbiamo passato una bellissima serata coi nostri amici, cenando a Firenze, tra le luci movimentate della Rinascente e il sottofondo di un cantante per strada. Questo, oltre ad un post di auguri, vuole essere anche un riepilogo delle letture dell'anno appena trascorso. Ho pensato quindi di ripescare i migliori e i peggiori libri del 2014 e inoltre, ho un pò di chiacchiere da fare riguardo ai miei buoni propositi letterari. Ma veniamo al sodo e partiamo subito coi primi posti sul podio!
E la Medaglia d'oro va, ovviamente, ai libri più belli letti nel 2014! Tutto ciò che sappiamo dell'amore di Colleen Hoover, divorato e amato come pochi altri libri hanno saputo farsi amare. Legend di Marie Lu, un distopico che mi ha sorpreso molto, capace di regalare adrenalina ed emozioni. Half Bad di Sally Green, di cui aspetto con ansia il seguito, mi ha fatto precipitare in un mondo tra bene e male e mi è piaciuto da morire. Resta anche domani di Gayle Forman, semplicemente bellissimo e toccante, un romanzo che arriva dritto al cuore. Alice in Zombieland di Gena Showalter, con dei personaggi impossibili da dimenticare. Oltre i limiti di Katie McGarry che mi ha emozionato e commosso. La linea sottile di Denise Aronica, in cui ho vissuto una storia meravigliosa e mi ha fatto innamorare degli universi paralleli. La verità di Amelia di Kimberly McCreight, un giallo che ho trovato, oltre che attuale, pieno d'intrighi e mi ha tenuta col fiato sospeso fino all'ultima parola. Will ti presento Will di John Green e David Levithan, un romanzo divertente e bello, da rileggere quando si è in cerca di un sorriso. Infine, Il trono di ghiaccio di Sarah J. Maas che, con la sua protagonista dal carattere peperino, mi ha decisamente conquistata.
I libri invece che si sono meritati la Medaglia di cartone, sono quelli che non mi sono piaciuti o che comunque avrei potuto evitare di leggere! Iniziamo a sparlarne con La cacciatrice di fate di Elizabeth May, purtroppo avevo grandi aspettative riguardo questo libro e, a parte il fatto di aver saputo fosse il primo capitolo di una saga dato la sua fine non è affatto una fine, non mi ha lasciato niente. Insomma io adoro la cover di questo libro e mi ero fatta incantare da quella... ma va beh, ho preso una batosta! Losing it - credevo che il cielo fosse azzurro di Cora Carmack, mamma mia che noia, la solita storia trita e ritrita e scritta pure male! Nella tela del tempo di Barbara Nalin e Tiziana Recchia, che sinceramente non mi ha coinvolta come speravo, alle volte mi è parso troppo confusionario. Doll Bones di Holly Black, un libro che definirei carino ma che alla fine, leggerlo o non leggerlo, per me è stato insignificante. L'estate del coniglio nero di Kevin Brooks, anche questo non completamente bocciato ma nemmeno promosso con la sufficienza, ricordo poco di questo libro e ciò che ricordo nemmeno mi piace, speravo in qualcosa di più. Baby Doll di Sharon Carter Rogers, uno di quei libri che facilmente vengono gettati con nonchalance nel dimenticatoio. Mystic City di Theo Lawrence, oh ragazzi, quanto avrei voluto mi piacesse. L'unica cosa che salvo di questo libro è la storia tra Aria e Hunter, il resto per me è stato un disastro, una trama che poteva essere davvero originale e brillante e che è stata sviluppata in maniera pessima.  

La scelta è stata assai ardua ma ho deciso di premiare Silver di Kerstin Gier. Ci tengo però a fare altri nomi, perchè ho amato ed amo tuttora le loro splendide cover. Posso dire senza vergogna di aver comprato questi romanzi quasi solo per la loro copertina! Lo straordinario mondo di Ava Lavender di Lesley Walton, La cacciatrice di fate di Elizabeth May, Noi siamo grandi come la vita di Ava Dellaira e infine Mystic City di Theo Lawrence.

E per la prima volta anch'io ho dei buoni propositi! Sì, perchè sono stanca di scusarmi ad ogni post -come ho fatto anche oggi... dettagli- o di lasciare che le mie idee continuino a vagare senza meta nella mia testa all'infinito... Insomma, per dirla tutta non sono sicura di ciò che sto dicendo e parlare a vanvera aiuta molto per cui, dato che un nuovo anno è appena iniziato, vedrò di impegnarmi in molte cose come...
  • Essere più attiva nel mio blog e nei blog che seguo. Spesso torno a casa stanca e a volte so che dovrei scrivere qualcosa e mi dico "va beh, la scrivo domani..." e quando arriva domani dico "va beh, la farò stasera..." e così via. BASTA PIGRIZIA!
  • Non dico "finire" ma almeno CONTINUARE LE SAGHE COMINCIATE! Ho un cattivo rapporto con le saghe perchè comincio i primi libri e poi, durante l'attesa dell'uscita dei seguenti, non ricordo tutti i particolari e spesso abbandono le serie. Non posso più andare avanti così!
  • Ho mille idee per la testa, sfide, giochi, iniziative. Ci penso troppo sopra e finisco per poi lasciar perdere tutto. Invece devo buttarmi senza farmi troppi problemi quindi in questo 2015 VOGLIO ORGANIZZARE TANTE COSINE PER I MIEI FOLLOWERS!
  • LEGGERE ALMENO 65 LIBRI


Mi fossi dimenticata qualcosa rimedierò in seguito! ahahahah 
BUON 2015 A TUTTI VOI 
claudina.