venerdì 4 luglio 2014

Recensione: Perdonami, Leonard Peacock di Matthew Quick

Perdonami, Leonard Peacock
Matthew Quick

Editore: Salani
Pagine: 288
Prezzo: € 14,90

Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, Leonard Peacock ha deciso: uscirà di casa con una pistola nello zaino e la userà contro il suo ex migliore amico. E poi contro se stesso. Prima di andarsene, vuole dire addio alle persone più importanti della sua vita: Walt, il suo vicino di casa fissato con i film di Bogart; Baback, il compagno di classe che suona splendidamente il violino; Lauren, la ragazza di cui è innamorato; e Herr Silverman, che insegna Storia dell’Olocausto, l’unico professore di cui si fidi. Parlando con loro, Leonard, quasi senza volerlo, semina indizi di un suo terribile segreto, mentre il tempo che lo separa dal gesto fatale si assottiglia. Dall’autore bestseller del Lato Positivo, una storia che affronta con realismo toccante la fragilità e la dolcezza di un’età in cui tutto è possibile. Un romanzo che parla con passione e leggerezza della solitudine di essere giovani, della difficoltà di crescere e di accettarsi. Ma anche un inno di speranza: c’è sempre qualcosa per cui vale la pena di combattere, di non mollare, una scialuppa di salvataggio nel mare burrascoso dell’adolescenza.

Dopo aver conosciuto Leonard Peacock mi sono interrogata più volte su chi fossi. Mi sono domandata se la mia vita mi piace così, se sono felice o se accontentarmi può essere abbastanza. Sì, perchè Leonard sembra che ti guardi con quegli occhi un pò tristi, ma sicuri di quello che sanno. Un ragazzo che mi è parso infelice, depresso, ma anche consapevole, sicuro delle sue scelte. Leonard Peacock è cresciuto senza un padre e con una madre troppo impegnata a fare la fashion designer per preoccuparsi del figlio. Lui ha deciso che nel giorno del suo compleanno ucciderà un suo compagno di scuola con una P-38. L'ultimo colpo però non sarà destinato ad Asher Beal ma a se stesso. Il ragazzo desidera togliersi la vita ma non vuole andarsene senza lasciare un ricordo a chi per lui è stato davvero importante, come il vicino di casa anziano che fuma come un turco e con cui guarda film di Bogart quando marina la scuola, il suo compagno di classe che lo lascia entrare nell'auditorium mentre suona il violino, il suo professore di Storia dell'Olocausto e una ragazza che passa il tempo ad appioppare volantini riguardanti la chiesa ai passanti. Quest'ultima ad esempio la incontra mentre finge di essere un adulto. Proprio così, Leonard è così folle e genio che si veste di tutto punto e sale su un treno, adocchia l'adulto più triste e lo segue fin quando questo non arriva a destinazione. E intanto pensa e scuote il capo avvilito, vorrebbe urlargli: - Non vedi che faccia triste che ti ritrovi? Non andare a lavoro, un lavoro che evidentemente non ti rende felice! E allora fà qualcosa, qualsiasi cosa, per essere felice! Adotta un micio, fai un giro in mongolfiera, punta il dito su un mappamondo che gira e parti! Invece tornerai a casa e sarai ancora triste e domani sarà di nuovo così. E' questo il tuo futuro? il mio futuro?- Allora io sprofondo sulla mia sedia e mi accorgo che beh, ha ragione.
Perdonami, Leonard Peacock è il primo libro che leggo di questo autore. Avendo solamente visto la trasposizione cinematografica de Il lato positivo ho però riconosciuto lo stile di Quick, un caos di emozioni discordanti ma che si attraggono allo stesso tempo. Il protagonista ad esempio non può essere definito tranquillo, normale, con i pensieri simili ai suoi coetanei ma nonostante ciò riesce ad essere altruista ed è capace di andare aldilà delle cose, spingendosi a studiare le persone, il loro essere, per domandarsi infine qual'è il significato della vita. Lo stile di Matthew Quick mi ha sorpresa ripetutamente, ho apprezzato molto il suo tono leggero e ironico oserei dire, nel trattare argomenti toccanti. A differenza di altri romanzi similari, non l'ho trovato per niente pesante o noioso. 
Ho particolarmente gradito le note a piè di pagina che altro non sono che ulteriori informazioni, dettagli brillanti, anzichè definizioni brevi e coincise come siamo abituati a leggere altrove. Insomma questo è un romanzo che da tanto a chi lo legge. Quanti occhi di ragazzi vediamo ogni giorno? Quanti Leonard Peacock incrociamo per la strada senza oramai farci più caso? Quanto odio per il bullismo, per la violenza, per la solitudine in un mondo comunque pieno di gente. Quanti genitori che vorrebbero fare la bella vita e non si accorgono che in quel momento i filgli hanno bisogno del loro aiuto, di qualcuno che li ascolti o che semplicemente li ami? Parliamoci chiaro: un giorno, in tutta la nostra vita, chi non è stato Leonard Peacock? Sì, perchè il mondo non è facile e la vita a volte fa proprio schifo, ma c'è sempre una speranza di salvezza, un motivo per andare avanti e combattere per essere felici. Adesso sta solo a voi giudicare quanto questo ragazzo possa essere pazzo, folle, diverso. Perchè diverso è bello. Ma diverso è anche difficile.






Matthew Quick

Nato a Philadelphia, Matthew Quick ha insegnato fino al giorno in cui si è preso un anno sabbatico per viaggiare in Perù, Sudafrica e Stati Uniti.
Quando si è stancato di viaggiare ha iniziato a scrivere a tempo pieno.
 "L'orlo argenteo delle nuvole" è il suo brillantissimo romanzo d'’esordio.
Nel 2008 ha debuttato con "Il lato positivo", il bestseller da cui è stato tratto un film di successo.








Conoscevate questo libro? Cosa ne pensate?
Scusatemi per le mie assenze così frequenti, spero abbiate letto l'avviso nella homepage e che continuiate comunque a seguirmi.


Un alzata di capo, gli occhi chiusi verso il cielo e un sospiro. Le labbra si distendono in un sorriso e si stringono, in una smorfia che ti lascia così, impotente. Inerme.
Lo so, è un gesto piccolo, semplice ma sentito. 
Parole non ce ne sono per salutare Giorgio Faletti.
Riposa in pace,


claudia.

5 commenti:

  1. dalla trama sembra molto interessante!! il lato positivo non l'ho mai visto e non sapevo sinceramente fosse un romanzo!

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  2. Mi ero dimenticata di avere questo romanzo 0.o devo rimediare e aggiungerlo nella lista di libro da leggere.... *_*

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  3. Non conoscevo questo libro!
    Comunque un saluto a Faletti che ci ha lasciati.. Io non ho mai letto nulla di suo, quasi me ne vergogno! Però so che con lui se ne è andata una buona parte della letteratura italiana, oltre che un comico e cantante e tutto ciò che faceva..

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  4. Ero proprio curiosa di sapere la tua opinione su questo romanzo :)
    L'avevo aggiunto in wishlist non convinta al cento per cento...la tua recensione mi è piaciuta e penso proprio che lo leggerò :3
    Un bacione ;D

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  5. L'avevo visto di sfuggita questo libro, o meglio, sapevo che era uscito, ma il titolo mi ispirava poco e quindi non gli ho dedicato molte attenzioni... però devo dire che la tua recensione mi ha convinta... e se penso anche che mi è piaciuto l'altro romanzo di Quick - Il lato positivo che ho trovato mooolto meglio del film - lo leggerò sicuro *__*
    Se tu non ne avessi parlato probabilmente avrei continuato a snobbarlo XD

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