lunedì 2 giugno 2014

Recensione: The sky is everywhere di Jandy Nelson

The sky is everywhere
Jandy Nelson

Editore: Fazi/Lain
Pagine: 327
Prezzo: € 15,00

La diciassettenne Lennie Walker è praticamente perfetta: ama i libri, suona il clarinetto nella banda della scuola, e trascorre gran parte del suo tempo felicemente riparata dall'ombra della volitiva sorella maggiore, Bailey. Ma quando Bailey muore, d'improvviso, Lennie si ritrova catapultata al centro del palcoscenico della sua vita. E a dispetto della sua inesistente esperienza con l'altro sesso, si troverà a barcamenarsi tra le attenzioni di ben due ragazzi. Toby è l'ex fidanzato di Bailey: il suo dolore fa da eco a quello di Lennie. Joe, invece, si è da poco trasferito in città, dopo un'infanzia trascorsa a Parigi, e il suo magico sorriso sembra essere eguagliato solo dal suo straordinario talento musicale. Per Lennie, Toby e Joe sono come il sole e la luna: se uno è capace di spazzar via il dolore, l'altro le offre conforto dentro di esso. Eppure, proprio come le loro controparti celesti, i due ragazzi non possono trovarsi l'uno nell'orbita dell'altro senza che il mondo esploda.

E mi ritrovo qui, dopo aver letto un libro che giaceva nella mia "lista desideri" da tempo immemore. Non so dirvi cosa mi ha spinto a leggerlo solo adesso, dopo tutto questo tempo. Più lo guardavo, più lo volevo, più sapevo che mi sarebbe dispiaciuto poi portarlo a termine. Perchè un libro prima o poi finisce. Sapevo che sarebbe stata una lettura che cambia un pò la vita, una lettura che non avrei dimenticato e che, alla fine, ne avrei sentito un pò la mancanza. Sì, mi manca Lennie. Mi manca quella ragazza che ha letto ventitrè volte Cime Tempestose, che vive con la nonna, una signora fissata con i fiori quel tanto che basta per affibbiare ad una piantina la vita della nipote. Insomma se Lennie sta male, la piantina lo dice, macchiando le proprie foglie e beh, stavolta non c'è rimedio, le macchie non scompaiono. Poi c'è lo zio Big, è lui quello esperto in agraria e botanica, ci credo, anche se l'erba, più che curata l'ha sempre fumata... E poi c'è Bailey, o meglio c'era. Bails aveva solo vent'anni quando la vita gli è scivolata tra le dita, lasciando il sogno di diventare un'attrice, lasciando il fidanzato Toby e il loro futuro insieme e, soprattutto, lasciando Lennie. Distrutta dal dolore, Lennie smette di suonare il clarinetto, evita l'amica Sarah e scrive piccoli ricordi suoi e della sorella su qualunque pezzo di carta che le capita a tiro, lasciandolo poi al vento. Lei l'amava più di ogni altra cosa al mondo e solo Toby può capirla e, quando si ritroveranno a soffrire insieme, sembra proprio che riescano a sentirla più vicina ed è proprio così che inizia questa folle abitudine, quella di stare insieme. Ma Lennie sa che è sbagliato e ogni sera promette a sè stessa che non sarebbe mai più ricapitato. A volte si fanno cose folli e quando si prenderà una cotta per il ragazzo appena arrivato nella sua classe, Joe, allora sì che il dolore aumenta. Come può pensare all'amore, a fare sesso e soprattutto a ridere, quando le è appena morta la sorella?
A lettura terminata posso dire che sì, Lennie mi manca. E' impossibile non riuscire a provare affetto per questa protagonista e l'autrice è riuscita a farmela sentire vicina, come se potessi stringerla e abbracciarla ogni volta che avrebbe preferito essere al posto di sua sorella. Perchè era Bails quella che sprizzava d'energia, quella che voleva sapere cos'era successo alla madre che le aveva lasciate quand'erano così piccole, quella che fantasticava su dove fosse adesso quella donna col "gene dell'irrequietezza" e scopriva da sola il mondo. Era Bails, non Lennie. Ed io sono stata così stupida da giudicare i suoi gesti perchè mi chiedevo cosa la spingesse ad andare tra le braccia di Toby. Poi l'ho capito. Ho capito che se non si prova tanto dolore sulla propria pelle non si può giudicare. Perchè io ho un fratello e sarei così pazza ed egoista da volerlo seguire, senza pensare alle conseguenze, ai miei genitori o a chi, come me, starebbe male. Come Lennie, che crede d'essere l'unica a soffrire per la perdita della sorella. Ma spesso e volentieri mi ritrovavo anche a sorridere, insomma le domande che la protagonista si faceva erano buffe, come quando si chiede se è normale che durante un lutto simile lei possa ritrovarsi ad osservare i ragazzi e pensare di fare con loro le peggio cose. L'amica Sarah, che ad ogni castroneria di Lennie si limitava ad esclamare espressioni insensate sugli animali... E Joe, Joe Fontaine, che passa da casa sua ogni mattina, portando cornetti caldi e aiutando lo zio Big con un esperimento sugli insetti morti. Joe, quel ragazzo che riesce a farla suonare di nuovo, anche quando lei non avrebbe mai pensato di riprendere in mano il suo clarinetto.
E tra le pagine, si ha quella strana sensazione che quella dolce musica ci accompagni durante la lettura. Le note riescono a farsi deboli quando la figura di Bails ci appare dall'alto, come se si affacciasse da una nuvola per vegliare sulla sorella. Quando Lennie alza il viso e urla ciò che non è riuscita a dirle, tutte quelle cose che si rimandano ma che poi rimangano solo tue, perchè quella persona da un momento all'altro sparisce.
Ciò che vi consiglio è di immergervi tra le pagine di questo libro, afferrare tutti i ricordi di Lennie e distendervi su quel letto in mezzo al bosco. Io non potrò mai immaginare adesso il dolore che quella ragazzina sta provando ma vi basterà alzare gli occhi al cielo, perchè lassù, purtroppo, ci sono tante sorelle e fratelli che fanno capolino tra quelle nuvole insieme a Bails. Non lo so, ma io credo proprio che a loro nient'altro importa se non la felicità di quelle persone che hanno lasciato. Allora la vita è dura senza di loro ma non dovremo mai sentirci in colpa se sorridiamo di nuovo. Perchè bisogna sorridere di nuovo.



L'Autrice

Jandy Nelson si è laureata alla Cornell, ha un master in poesia e uno in scrittura per bambini e giovani adulti.
Agente letteraria per molti anni, dopo un esordio come poetessa ora si è dedicata completamente alla fiction. The Sky is everywhere è il suo primo romanzo.
Vive e lavora a San Francisco.










Voi lo avete letto? Vi ho incuriositi un pò?
Ditemi la vostra, su su...

buone letture,
claudina.

12 commenti:

  1. Bellissimo libro!!!
    Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo *_*

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    1. Eh sì, davvero bello!!! Mi manca John Lennon-Lennie *^*

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  2. Se mi hai incuriosito? No. Mi hai fatto solo venir voglia di abbandonare le miei letture e iniziarlo. No, no, non mi hai incuriosito per niente xD

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    1. Ahahahahah no no, non sono proprio riuscita ad incuriosirti, e va beh.... :P

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  3. Mi hai fatto venire voglia di leggerlo! Oddio, devo assolutamente leggerlo! *---* Corro a salvarlo della WL di Amazon! *----*

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    1. Ti è preso il pazzo, ok, tutto a posto. Calmati, da brava e... compralo, leggilo e dimmi cosa ne pensi :P

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  4. Come sai, mi è piaciuto tanto tanto :-D

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  5. Un libro davvero bellissimo ed emozionante :')

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  6. Anche io se la memoria non mi inganna gli ho dato quattro stelline :3 più che altro perché ne avevo sentito parlare così bene che mi aspettavo mi desse di più... e invece ho avuto l'impressione che mancasse qualcosina :)

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  7. Claudina, ne hai fatto proprio una bellissima recensione.
    Non ho mai sentito la spinta a leggerlo...fino ad ora <3
    Davvero emozionante questo post, ora non oso immaginare come sarà il libro. Mi armerò di fazzolettini :')

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  8. Devo recuperare questo libro!!! mi attira un sacco!

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