mercoledì 28 gennaio 2015

Recensione: Die For Me di Amy Plum

Buongiorno scriccioli, come state? Io sono seduta davanti al computer con le mie immancabili pantofolone a forma di cane, sembro una vecchia rattrappita ma è tutto ok, sto solamente congelando pian piano dal freddo... Stamani c'erano -4° e uscire di casa mi è costato un enorme sacrificio, credetemi! Ma veniamo al sodo, ieri ho saltato la rubrica TUEASER TUESDAY perchè sono stata fuori casa tutto il giorno e oggi ho in serbo per voi la recensione della mia ultima lettura, Die for me di Amy Plum! "Era anche l'ora", potete dirlo!

Die for me
Amy Plum
Editore: De Agostini
Pagine: 344
Prezzo: € 14,90

Quando i genitori di Kate e Georgia muoiono in un incidente stradale, la vita delle due sorelle viene stravolta e le ragazze sono costrette a trasferirsi a Parigi dai nonni. L’unico modo che ha Kate per soffocare il dolore è rifugiarsi tra le pagine dei libri che ama di più. Fin quando non incontra Vincent. Bello, misterioso e affascinante, Vincent scioglie a poco a poco il ghiaccio attorno al cuore di Kate che si innamora perdutamente di lui. Ma Vincent non è un ragazzo come gli altri: è un Revenant, un vero e proprio angelo custode, destinato a sacrificare la propria vita per salvare le anime in pericolo, e a risvegliarsi tre giorni dopo la morte, in un circolo senza fine. Kate si ritrova quindi davanti a una scelta difficilissima: proteggere ciò che rimane della sua esistenza e della sua famiglia... oppure rischiare tutto per un amore impossibile?



Attendevo con impazienza questo romanzo. Non so, sarà stato il tramonto rosato che m'incanta ogni volta che butto l'occhio sulla copertina, quello sfondo di Parigi che mi fa socchiudere gli occhi e mi fa sognare di essere lì, coi gomiti poggiati sul muretto di un ponte a dividermi dalla Senna, gli occhi sognanti e l'accenno di un sorriso. Poi c'è quella ragazza che mi da le spalle come se avesse bloccato il passo e fosse incerta se proseguire o meno il suo cammino e io beh, avrei voluto afferrarle il polso per farla voltare e guardare il suo viso. Alla fine, quella ragazza, mi ha raccontato la sua storia.
Abituata a vampiri, streghe, cacciatori di demoni e personaggi stereotipati, ho afferrato questo libro anche con il timore di imbattermi in storie già lette e rilette e, dopo aver letto recensioni più negative che positive, ho cominciato Die for me con le più scarse aspettative di questo mondo. Lasciatemi dire che questo credo sia il modo migliore per farsi piacere un libro perchè alla fine riesce sempre a sorprenderti. Per Amy Plum farmi respirare quella magia di cui Parigi è intrisa è stata una cosa da nulla. Ho apprezzato davvero molto la trama, l'idea dei personaggi che vengono chiamati Revenant è stata innovativa e originale. Il titolo alla fine dice tutto, "Die for me" è una frase intensa e la chiave di lettura che il lettore può attribuirgli non è solo una. Cavolo, la Plum la morte l'ha presa a schiaffi facendo vincere la vita. Insomma, non si può dire che in questo libro di morti non se ne vedano anzi, ce ne sono tante ma alla fine è sempre la vita che la spunta. Sicuramente il punto forte di tutta questa storia sono loro, i Revenant: una cerchia ristretta di persone che sono decedute salvando la vita di qualcuno, morte accidentale o altruismo, tornate poi in vita dopo qualche giorno con un solo scopo da portare avanti: continuare a mettere le vite degli altri davanti alle proprie morendo di nuovo. I personaggi a cui l'autrice ha dato vita mi sono piaciuti: ho voluto prendere Kate sotto la mia ala perchè dopo la scomparsa dei genitori appariva ai miei occhi fragile, senza nessuno a cui potersi aggrappare. 
A dire il vero, l'unico cruccio che non mi sono mai tolta di dosso durante la lettura è stata proprio la storia d'amore tra la protagonista e Vincent, un revenant ovviamente. Diversamente dai pareri che ho letto a riguardo non ho trovato somiglianze con la saga della Meyer ma se alle volte questa love-story mi regalava qualche tenero sorriso, altre volte cadeva sul noioso e troppo smielato. Tuttavia posso affermare che questo primo capitolo della serie Revenant mia ha piacevolmente colpita, ho apprezzato molto le ambientazioni che la Plum ha ricreato e la storia in sè è davvero un concentrato di amore, mistero, adrenalina e voglia di vivere. Magari certe volte ho pensato che il modo in cui è stato scritto fosse non infantile ma decisamente pensato per un target adolescente. Insomma, fare dei paragoni con altri autori credo non sia affatto appropriato e descrivere lo stile della Plum come ingenuo mi pare azzardato ma a me ha vagamente ricordato i temi che scrivevo nei primi anni del liceo. Questo Urban Fantasy, tirando le somme, è stato come ispirare una boccata d'aria fresca e la sensazione che mi ha lasciata mi è piaciuta, tanto che vorrei già poter fare il conto alla rovescia per leggere Until I Die.


Amy Plum
Cresciuta in Alabama, Amy Plum si è trasferita prima a Chicago, poi a Parigi, dove è rimasta per cinque anni, e infine a Londra, dove si è laureata in Storia dell’Arte Medievale. Ora vive a Parigi insieme ai suoi due figli e scrive a tempo pieno.











Voi avete letto DIE FOR ME? Vorreste farlo?
Dai, ditemi cosa ne pensate e parliamone!
claudina.

8 commenti:

  1. Ciao Claudina!! Allora prima di tutto invidio le tue pantofole, ma a differenza di te sono rimasta a casa causa febbre -.-
    Hai scritto una recensione stupenda forse è dico forse darò una possibilità a questo libro che non mi ispira molto :-/
    Sono contenta che la DeAgostini abbia mantenuto sia il titolo che la cover perché sono stupendi @_@
    Ciao cara un grosso abbraccio e un bacio *_*

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    1. Ehi bella come va? Mi dispiace per la febbre, spero tu adesso sia guarita! Beh, che dire? Le mie pantofolone sono meravigliose e riscaldano alla perfezione i miei piedini ghiacciati, faccio invidia a tutti! ahahahah
      Se darai una chance a questo libro spero proprio che ti piaccia, io come ho detto l'ho trovato davvero originale! Niente, ti ringrazio dei complimenti perchè sei sempre super carina e sappi che se lo leggerai potremo parlarne a raffica!!! Un mega bacio!

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  2. Anch'io sto aspettando con ansia Until I Die!

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    1. Beh Silvy, con una risposta così deduco solo una cosa... dev'esserti piaciuto! ahahah

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  3. Ne ho lette di cotte e di crude su questo romanzo. Io l'ho letto e l'ho adorato, la trama perlomeno. Gli ho dato tre stelline e mezzo, ma solo perché alcuni punti stilistici non mi hanno fatta impazzire: come, ad esempio, riassumere tre settimane in quattro righe; i continui sbalzi temporali e altre piccole cose. Ma la storia e i personaggi li ho molto apprezzati. Le figure utilizzate dalla Plum sono davvero innovative, una ventata d'aria fresca. Per il discorso Meyer, guarda... Io ho iniziato da poco la lettura della saga Lux. Ho sentito ovunque che la storia era la copia sputata di Twilight. Alla fine? Tutte balle. Io, come ho scritto nella mia recensione ad Obsidian, rispetto i pareri altrui, ma sto notando che ormai va di moda paragonare ogni santa storia a Twilight, quando poi non c'entrano una mazza. Non mi stupisco che ti sia imbattuta in qualcuno che l'abbia paragonato Die for me -.-'

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    1. Ciao Sam!!!! Twilight ovunque O.O
      Hai proprio ragione, dove c'è un triangolo amoroso c'è Bella, Edward e Jacob della situazione! Comunque condivido tutto ciò che hai scritto, a me certe volte lo stile della Plum è parso un pò strinto, come dire... mancava di qualcosa, ecco! Come mi spiego bene eh? Però ribadisco che io l'ho trovato davvero originale, i personaggi poi mi sono davvero piaciuti!

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  4. Bellissima recensione, mi hai fatto venir voglia di leggerlo! :)
    Ps: sono una tua nuovissima follower!:)

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