giovedì 7 novembre 2013

RECENSIONE: Bellemilia, Tra le pietre un fiore di Gianluca Taddia

Bellemilia tra le pietre un fiore
Gianluca Taddia

Editore: Minerva Edizioni
Pagine: 80
Prezzo: € 5,00
Un artista emiliano semisconosciuto, innamorato della musica e dei sogni che spera di realizzare insieme al suo gruppo, i FEV. Ma nella notte  del 20 maggio 2012 tutto cambia. Un forte boato scuote violentemente l'Emilia e la ferisce in profondità a causa di un violento terremoto. Gian Luca Taddia racconta quelle notti e quei giorni di terrore, insieme allo struggente racconto della sua prima grande fan,sua madre perduta contestualmente per un male tremendo, come un secondo terremoto nella sua vita. Scrive una canzone sul terremoto, Bellemilia, dove descrive il dolore lancinante della sua gente emiliana, ma al tempo stesso motore e inno alla vita, dedicato a una terra così tormentata che però non molla mai. Una canzone che decide di inviare a Gianni Morandi nella speranza che il grande artista emiliano la faccia propria. E inaspettatamente Gianni Morandi la trova bellissima e la inserisce all'interno del suo nuovo disco e la canterà nel mega concerto all'Arena di Verona. "Bellemilia" è un libro di una storia vissuta, dolorosa, ma al tempo stesso è un messaggio di speranza; è l'augurio per un nuovo inizio, scritto e cantato da un autore innamorato della sua terra preso per mano da un grande artista come Gianni Morandi.



Un piccolo, sconosciuto, capolavoro.
Ammetto di aver storto un pò il naso quando ho ricevuto in regalo la mia copia in quanto io non ami particolarmente i racconti autobiografici. Invece ho letto questo libro in un'ora non perchè contiene 80 pagine o perchè il carattere di scrittura è leggermente grosso ma perchè fin dalla prima parola all'ultima, Gianluca è riuscito a catturarmi e a farmi emozionare, tanto che mi dispiace averlo già terminato. Mi hanno piacevolmente colpita le descrizioni degli ambienti che mi pareva di respirare quell'aria fresca all'Hospice Seragnoli. I personaggi che Gianluca cita sono tutti ben delineati, come la Marta, che nonostante pare avesse un caratterino tosto, alle volte mi ha proprio fatto sorridere! Devo dire che Gianluca è stato capace di distruggere quella sottile barriera che divide l'autore dal lettore, ha avuto il potere di farmi soffrire con lui e suo padre, con la gente a cui il terremoto ha portato a chi via la casa, a chi i cari.
Ad un certo punto mi sono ritrovata a dire "Cavolo, anche io passavo le giornate seguenti, con un senso d'impotenza addosso, a fissare un bicchiere col terrore che l'acqua al suo interno d'improvviso iniziasse a vibrare."
E' un libro che va letto perchè ti regala sorrisi ed emozioni.
Perchè veramente ti fa pensare a quello che hai adesso e che, chissà, magari da un momento all'altro potresti perdere.
Perchè ti da quella piccola forza di sperare che se fai qualcosa mettendoci l'anima, alla fine, verrai in qualche modo ripagato.






Qualcuno per caso ha letto questo libro o conosce Gianluca "Teddy" Taddia o i Fev?
(Ammetto che sono un pò di parte in quanto mio fratello è il tastierista ma devo essere sincera:
questa canzone riesce sempre ad emozionarmi.)
Cosa ne pensate???

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